giovedì 29 ottobre 2015

Recensione "Un cuore per un cuore" di Ornella Calcagnile

Buon pomeriggio, lettori! Dopo l'annuncio di questa mattina, adesso vi parlo delll'ultimo racconto di Ornella Calcagnile, la quale ringrazio per avermelo inviato. Il tema della storia è: cosa successe dopo il vissero felici e contenti di Biancaneve e del suo principe? 
Titolo: Un cuore per un cuore
Serie: Once Upon a Steam #1
Autore: Ornella Calcagnile
Pagine: 63
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: Dunwich Edizioni
Prezzo di copertina: 0,99 €

Trama: A Steamwood, nel piccolo regno di Enchanted Forest, Biancaneve e il suo principe hanno conseguito il tanto meritato lieto fine dando persino alla luce una bambina, riflesso della madre: Biancabrina. 
Una felicità raggiunta a discapito però della “povera” Grimilde che, sopravvissuta, si è nascosta nella cittadina di Steamgrow e ha ordito una tremenda vendetta a danno della figliastra, lanciando nel momento più opportuno una maledizione sul regno, un sortilegio a cui, per sua sfortuna, Biancabrina è riuscita a sottrarsi. 
Tra elementi della fiaba classica e quelli innovativi dello steampunk, una nuova improbabile principessa tenterà di riconquistare il regno che le spetta di diritto e apporre la parola fine sulla sua “nonnastra”. Nell’impresa non sarà sola, ma accompagnata dal fidato amico Dopey e i suoi mecha-nani. 
Biancabrina riuscirà a guadagnarsi il lieto fine e portare a compimento la sua vendetta o sarà ostacolata dalle creature di Steamwood e dal Narratante, sommo signore di quelle terre? 
Tra ferro e vapore, magie e pozioni, ottone e marchingegni, tutto ha inizio con… Once Upon a Steam.

Voto:


Grimilde, la regina cattiva cade in un dirupo e Biancaneve e il principe azzurro possono finalmente vivere per sempre felici e contenti...o no? E se la regina cattiva non fosse davvero morta? E se la loro unica figlia si scopre non essere così buona e pia come la madre? O come direbbe Grimilde: "questa volta la mela è caduta lontana dall'albero". 

È questa la storia che Ornella ci racconta fra regni fiabeschi e reami incantati fatti di ferro e vapore: Biancabrina, figlia di Biancaneve e Florian (il principe azzurro) non è per nulla la principessa dolce e gentile che era stata sua madre, ma cerca l'indipendenza con la propria forza di volontà e anche brutalità, certe volte. Anche i nani si sono dovuti adattare ai nuovi tempi e la vendetta di Grimilde non si farà attendere.
Confesso di aver detestato la protagonista del racconto: mi va benissimo una principessa tutto pepe che non cerchi di emulare la - inutile - madre (fra le principesse Disney Biancaneve mi è sempre sembrata la più passiva... dopo Aurora), però certi atteggiamenti e alcune battute mi hanno proprio dato sui nervi. Però il finale me l'ha fatta un po' riscattare: è stato dark al punto giusto e in linea con il personaggio e ciò è riuscito a farmi incuriosire sul seguito. Finale che chiaramente non posso dirvi altrimenti farei un mega spoiler! ;D

La scrittura di Ornella è come sempre piacevole e scorrevole. Questo è il suo terzo racconto che leggo (gli altri due li ho recensiti qui) ma mi piace il modo in cui narra le sue storie.
In conclusione non posso fare a meno di consigliare questo racconto a chi ama le storie dei Grimm rivisitate, con una vena steampunk e dark che farà impazzire molti e con un finale... non proprio da favola o da vissero felici e contenti. ;)

8 commenti:

  1. Ma che bella recensione, Ilaria! ♥ Non pensavo fosse così interessante questo romanzo, sai? Sarà che non mi sono mai soffermata più di tanto sulle recensioni su questo prima d'ora :)

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    1. Ciao Francy! Grazie di cuore :))) Non è un romanzo, è un racconto! ^^ Quindi se decidi di leggerlo ci metti un'oretta! ;)

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  2. Sembra carino. Mi incuriosisce molto questa nuova collana della Dunwich!

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    1. È molto carino, Ile, te lo consiglio! Sì, anch'io ho adocchiato altri titoli della collana, ma chissà quando li leggerò! xD

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  3. Questo racconto mi incuriosisce. Ciao

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  4. Sembra carino anche se la trama non è proprio originalissima.

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    1. Beh sì, magari l'idea non è super originale, ma non credo siano state fatte molte rivisitazioni in chiave steampunk, quindi questa è l'originalità del racconto. :)

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