mercoledì 20 agosto 2014

Recensione "La vita cos'è" di Robin Epstein

Buon pomeriggio!!! ^^ Mentre la connessione internet per me sta diventando sempre più un miraggio, oggi vi lascio la recensione di un libro che non conoscevo, ma che poi grazie ad un'occasione ghiotta al supermercato ho comprato e letto al volo! :)
Titolo: La vita cos'è
Autore: Robin Epstein
Traduttore: Anna Costanza Aglietti 
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2010
Editore: De Agostini
ISBN: 9788841862209
Prezzo di copertina: € 14,90

Trama: Grace può contare veramente su poche cose: il suo forte senso dell'umorismo, il suo miglior amico Eric e il signor Sands, il paziente della clinica per anziani dove la ragazza presta servizio dopo la scuola. La complicità che c'è tra loro è fatta di battute scherzose, doppi sensi e citazioni cinematografiche. Quando il signor Sands le rivela di essere gravemente malato e le chiede di aiutarlo a mettere fine al suo calvario, la giovane si rifiuta. Per Grace però non è facile assistere al rapido declino dell'uomo che considera come un padre. Il tema forte dell'eutanasia, che incombe carico di dubbi e responsabilità. Due protagonisti ironici e una storia commovente e difficile da dimenticare.
 Voto:


Ho scovato questo romanzo per caso, in una cesta in super offerta al supermercato al modico prezzo di 1,99 €. Ovviamente, potevo non prenderlo?! E poi, visto che alla fine, qui in Sicilia mi sono portata pochissimi cartacei, l'ho iniziato subito, anche perché ero curiosa di leggerlo!

Il libro è chiaramente un libro per ragazzi giovani, ma l'ho trovato molto gradevole e con buoni personaggi e trama che anche io, che di solito non digerisco i libri per giovanissimi, ho apprezzato.

La storia racconta di Grace, quindicenne che, spinta dalla madre ("Ti aiuterà a trovare una motivazione"), lavora dopo la scuola in una casa di riposo. Lì conoscerà il signor Sands, malato di SLA, con il quale instaurerà quel rapporto paterno che non ha avuto perché il padre ha lasciato la madre, lei e la sorella per una nuova famiglia/vita. L'anziano signore le chiederà se potrà porre fine alla sua vita prima di una lunga e sofferente morte (la SLA, come spiegato nel libro, comprometterà tutti gli arti e persino respirare e masticare saranno possibili solo grazie all'uso di macchinari, lasciando però il paziente completamente vigile, ma al tempo stesso "vittima" del proprio corpo). Nella storia non mancano comunque i primi amori e le prime cotte, fra queste quella della protagonista con il suo migliore amico di sempre Eric e le vicissitudini della sorella con il suo ragazzo.


Pur essendo quindi un libro per giovanissimi, tocca temi molto importanti e non affatto leggeri, infatti la storia che leggiamo non fa altro che farci porre certi interrogativi e il più importante è senz'altro il perno della storia: quanto è giusto (e se lo) porre fine alla vita di un uomo per evitare che soffra piuttosto che seguire il corso naturale della vita? Sono domande alle quali Grace cerca di dare una risposta, non riuscendoci chiaramente.

Per quanto riguarda il titolo originale, God is in the pancakes, è riferito al rito settimanale che il padre della protagonista svolgeva insieme alle figlie prima di andarsene di casa e la protagonista userà i pancakes anche dopo per superare i momenti difficili (pancakes che ho cucinato e che sono veramente buoni, anche se iper calorici!!! Con la piccola differenza che a me lo sciroppo d'acero è piaciuto, mentre a Pila non molto! :D).

Concludendo, quindi, è un libro che mi è piaciuto e che mi ha lasciato vari spunti di riflessione e che consiglio di tutto cuore a chiunque: ai giovanissimi per provare a farsi delle domande che non si sono mai posti prima e alle persone più "grandi" per provare a porsele.

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